Ronde del Riso 2002
equipaggio: Franco Cattaneo e Rolly Uffer

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La Ronde del Riso ha una particolarità che mi è molto piaciuta. La semplicità di svolgimento. E' come un Rally piccolissimo ma alla fine dei conti sono quasi 70KM di prova speciale. Il fatto poi di avere una sola prova da "scrivere" e l'obbligo di fare al massimo 3 passaggi rende le ricognizioni una formalità. In circa un'ora e mezza si risolve il problema delle prove. E questo solo dopo le verifiche. ....GENIALE !!!

E geniale anche la prova; anche se al momento di prenderne visione eravamo un poco scettici sulla pericolosità della stessa, con quei fossi al ciglio della strada......invece si è dimostrata una prova molto tecnica, abbastanza difficile ed impegnativa, veloce. Bella. Ed ha tenuto molto bene ai 4 passaggi delle 45 auto.


PRIMA PROVA SPECIALE

Ma veniamo allo svolgimento della gara: essendo scesi a Vercelli già la sera prima, ci siamo accorti che il mattino presto c'era la nebbia. Allora abbiamo fatto tesoro di questa conoscenza per decidere che durante le ricognizioni (al pomeriggio, e con una gran bella giornata !) avremmo scritto le note come se ci fosse la nebbia.Trucco che decisamente ha pagato. Ad esempio, sui lunghi rettilinei su terra nelle risaie con a fianco dei grossi canali, c'erano, ogni 100 metri circa, dei ponticelli. Abbiamo deciso di contare i ponti (visibili anche nella nebbia) per sapere dove andare a "staccare". La cosa ha talmente funzionato che a fine prima prova speciale avevamo fatto segnare il miglior tempo con oltre 30 secondi di vantaggio su tutti quelli che partivano prima di noi. Non credevamo ai nostri occhi ! Durante il riordino e relativo parco assistenza anche gli altri piloti non ci credevano. 


SECONDA PROVA SPECIALE

Partiti carichi come molle per la seconda prova, abbiamo cercato di attaccare al massimo delle nostre possibilità (del resto se era giornata......andava sfruttata!). Di nuovo il miglior tempo e di nuovo con un buon margine (quasi un secondo al km sugli immediati inseguitori). Con alcuni grossi spaventi. Ritornati al parco assistenza alcuni giornalisti si avvicinano. Eravamo in testa. In quel momento mi stavo tagliando un'unghia (scheggiata mentre cercavo di rendermi untile in assistenza) e il giornalista mi chiede: "allora Cattaneo cosa pensi di fare nel terzo passaggio?" Ed io: "comincio col tagliarmi le unghie, sai, peso-potenza !!!"

E via verso la terza prova.


TERZA PROVA SPECIALE

Anche in questa prova decidiamo di giocarci il tutto per tutto. Di nuovo qualche paura e di nuovo il miglior tempo. Abbassiamo il nostro migliore di dieci secondi. Arrivati al parco assistenza il giornalista di prima ci chiede: "Allora come è andata ?" ... Benissimo, mostrando le mani, un secondo ad unghia !
A questo punto  i nostri amici della Gima (assistenza meccanica) ci riservano un posto sotto il gazebo. Essere in testa ad un rally vorrà ben servire a qualcosa ?!?!? E ci propongono di cambiare le gomme. Avevano già fatto più di 50 km (e non erano nuove nemmeno alla partenza) E qui interviene una saggia decisione: "Gomme che vincono non si cambiano !! " Ma la cosa più sconvolgente è stata la lettura del tipo di gomma montata fino a questo punto della gara. All'anteriore sinistro una "TS" (gomma durissima) all'anteriore destro una "TA" (un pelo più tenera) uguale alla posteriore sinistra e la posteriore destra una K60 (la più tenera)
Non commento la faccia dei meccanici (...ma nemmeno quella degli avversari !)

E via verso la quarta ed ultima prova.


QUARTA PROVA SPECIALE

Già nel trasferimento verso la partenza sono iniziati i riti vudù !
"Tanto vedrai che non vinciamo" dicevamo.
"Vedrai che facciamo un errore e ci ritiriamo"
"Vedrai che quella troia si rompe !"
...e anche se non si rompe prenderemo un radar (P.S.: c'erano i carabinieri che hanno rotto i coglioni per tutta la gara su un tratto di strada diritto e larghissimo dove c'erano i 50 all'ora)
"vedrai che qualcosa succede"
e invece niente.       ......ABBIAMO VINTO !!!!!
Con il secondo posto in prova (a 4 secondi) abbiamo cercato ugualmente di attaccare ma, almeno nei tratti dove ci siamo presi "le paure" abbiamo preferito non esagerare.


Comunque tanti ma tanti complimenti all'organizzatore. E' riuscito in un'impresa per niente scontata. Si sa che al nord la terra non è così amata. Sarebbe sicuramente stato più facile per lui organizzare una ronde o un rally su asfalto. Ma ci ha dimostrato tutta la sua enorme PASSIONE. Bravo !